mercoledì 17 ottobre 2012

Obiettivo Siria

Ciao!
Macrolibrarsi.it presenta il LIBRO: Obiettivo SiriaLa nuova rivoluzine in Siria è in realtà opera della Cia? Questo è l'inquietante interrogativo posto dal nuovo libro Obiettivo Siria. Mentre i media tradizionali vogliono far credere che sia stata una rivoluzione del popolo, il libro fornisce un gran numero di elementi che fanno pensare che questa sia una primaveria Siriana pilotata dal Governo Americano. Il libro delinea in modo molto accurato e dettagliato per mezzo di dati e testimonianze uno schema standard usato dai Governi Occidentali per sottomettere i paesi Arabi indipendenti. Lo schema funziona pressapoco così: Quando un paese arabo rifiuta di obbedire a paesi come gli Stati Uniti D'America e il loro alleato il governo israeliano, esso viene preso di mira con azioni di guerriglia fatte da mercenari e squadroni della morte che servono per innascare dei focolai rivoluzionari, al fine di tormentarlo e destabilizzarlo in continuazione, fino a portarlo al livello di cedere. Se questo vuole continuare a sopravvivere in questo clima di terrore, deve sviluppare un apparato di sicurezza che, per un verso o per l’altro, risulta totalitario. Una volta che questa condizione si è verificata, nel momento più idoneo, questa carta viene giocata come un Jolly dalle potenze occidentali e Israele che la usano per accusare la mancanza di “libertà” all’interno della nazione bersaglio per mezzo di una potentissima pressione globale operata con i media mainstream, al fine di potergli muovere guerra e rovesciare "legalmente" il Governo ivi presidiato. Se ci fate caso è lo stesso schema accaduto in Libia. Per altro un giornalista Spagnolo Daniel Iriarte ha scoperto che molti degli ex terroristi islamici della rivoluzione libica hanno partecipato alla rivoluzione in Siria! Essi si sono convertiti in dei veri e propri combattenti per la libertà presso la NATO. Questa strategia è molto più di una guerra fisica, si tratta infatti di una vera e propria "guerra psicologica" atta a colpire i sentimenti, e la percezione dell'opinione pubblica, al fine di far accettare come normale e giusto, il fatto di dichirare guerra ad un'altra nazione e rovesciarne il Governo. L'autore si pone come obiettivo quello di fermare quella che probabilmente sarà l'ennesima "Guerra Umanitaria" prima che essa abbia luogo per mezzo di un aumento della consapevolezza. Devo dire che lo ho trovato la sua tesi molto interessante e stimolante, ponendo degli interrogativi in effetti molto inquietanti. In appendice il libro presenta anche un'appendice che svela alcuni dei retroscena che stanno dietro ad Amnesty International, e che non conoscevo, ad esempio chi la finanzia, sono elementi che gettano delle ombre cupe su questa organizzazione umanitaria che opera da anni. In conclusione mi sento di consigliare questo libro perché al di là delle argomentazioni politiche, fa prendere una profonda consapevolezza di come operano realmente i cosidetti governi occidentali "democratici".
Insomma, lo consiglio a tutti, quindi buona lettura!

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