Mentre tra i cittadini italiani alberga ormai un disfattismo imperante riguardo alla crisi, in altre nazioni, in particolare nell'Islanda, c'è chi dalla crisi non solo è uscito, ma sta anche prosperando, e lo fa sotto il completo silenzio del sistema mass-mediatico italiano che censura la notizia ed evita di diffonderla in ogni forma possibile. Noi cittadini di quest'Italia semi-libera, siamo costretti a ricorrere ad internet o per fortuna, a dei seri ricercatori per scoprire che uscire dalla crisi si può!
Finalnente Islanda Chiama Italia, di Andrea Degl'Innocenti è il primo libro a rompere il muro del silenzio della stampa italiana, raccontando a voce alta, attraverso un'inchiesta approfonditissima (+ di 200 pg), ciò che è successo all'Islanda, paese che fino a qualche anno fa come noi si trovava ad affogare nel debito pubblico, e come ne sia uscita passando paradossalmente da essere la prima nazione che poteva fallire a causa del debito, all'essere l'unica che finora ne è uscita...rifiutando!
Infatti gli abitanti islandesi nell'arco di tre anni, si sono ribellati al loro stesso governo riacquistando la sovranità monetaria persa a causa degli accordi bancari internazionali, arrivando al punto di stendere una nuova costituzione partecipativa che includesse il controllo della sovranità monetaria in favore del popolo e non delle banche internazionali. Una svolta epocale.
Il modello islandese è replicabile anche da noi? Ci può indicare una via per uscire dalla crisi?
L'autore non da risposte definitive, ma preferisce partendo dall'esempio islandese, mostrare le attuali realtà presenti in Italia che si stanno davvero dando da fare per proporre un'alternativa anche da noi all'attuale modello di società.
Il punto centrale dell'autore, sta nel predendere consapevolezza che in realtà il debito non esiste. Perchè è contratto sulla base di moneta che non esiste, per finanziare bisogni che non abbiamo.
Solo prendendo questa consapevolezza possiamo iniziare ad uscire da questo ciclo che ci imprigiona e minaccia il nostro futuro.
Il saggio è arricchito da esperienze e interventi ad esempio, di Pierluigi Paoletti, e del famoso Serge Latouche, grande teorico della crescita economica.
In conclusione vi consiglio di leggerlo, quantomeno per rendervi conto che un altro mondo è possibile!
Buona lettura.
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